L’agricoltura Biologica si fonda su alcuni concetti chiave, sulla base dei quali ogni singolo intervento attuato all’interno della azienda agricola influenza e ha ripercussioni sull’intero sistema produttivo, in una catena di effetti tra loro correlati.

La salvaguardia dell’agroecosistema

La cura e l’incremento della fertilita del terreno, la salvaguardia degli equilibri tra gli organismi viventi in esso presenti, la presenza di infrastrutture ecologiche, quali siepi, filari, fasce inerbite, fossi, allo scopo di fornire rifugio e nutrimento ad insetti utili, uccelli, rettili, ecc significa salvaguardare l’agroecosistema e nel contempo farsi aiutare da esso a crescere piante sane e a meglio difenderle dai parassiti.

Appare pertanto evidente che la definizione di agricoltura Biologica intesa solamente come metodo che prevede l’esclusione al ricorso a prodotti chimici di sintesi, e eccessivamente semplificativa e non prende in considerazione i principi su cui si basa e la molteplicita delle tecniche adottate.

Il Regolamento dell’Unione Europea

Le tecniche di coltivazione e di allevamento dell’agricoltura Biologica sono stabilite dal Reg. CEE 2092/91 (e successive modifiche e integrazioni), che rappresenta il riferimento legislativo di riferimento.

In esso sono definiti il metodo di produzione agricola per i prodotti vegetali e animali, la regolamentazione dell’etichettatura, la trasformazione, il commercio dei prodotti dell’agricoltura Biologica all’interno della UE, nonche l’importazione di tali prodotti dai Paesi Terzi.

Tale regolamento definisce inoltre l’impostazione e il funzionamento del Sistema di controllo e degli Organismi certificatori.